Monarchia asburgica

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L’Europa nel 1790. In arancione, i domini della Monarchia asburgica. È ben evidente come questi si estendessero sia all’interno sia all’esterno del Sacro Romano Impero

Monarchia asburgica è un termine storiografico convenzionale per designare l’insieme degli Stati governati dal ramo austriaco della Casa d’Asburgo e poi dalla Casa d’Asburgo-Lorena, sia interni che esterni al Sacro Romano Impero. Diversamente dalla corona imperiale – che era assegnata tramite elezione, venendo cinta dal capo del casato asburgico quasi ininterrottamente dal 1438 alla fine dell’Impero nel 1806 – la sovranità sugli Stati che componevano la monarchia asburgica si trasmetteva per via ereditaria. Spesso ci si riferisce a tale entità utilizzando la sineddoche Austria, poiché l’Arciducato d’Austria e la sua capitale Vienna ne rappresentavano il centro politico.

La monarchia si sviluppò dalle terre ereditarie degli Asburgo (per lo più le moderne Austria e Slovenia), accumulate dal 1278. La monarchia crebbe nel 1526, quando l’arciduca Ferdinando, il fratello minore di Carlo V, fu eletto re di Boemia e di Ungheria a seguito della morte di Luigi II, il re di questi due Paesi, caduto in battaglia contro i turchi alla battaglia di Mohács. Da quel momento la monarchia crebbe fino al livello in cui poteva governare su più di mezza Europa, costituendo così uno dei più lampanti esempi di monarchia composita, ossia monarchia costituita da territori tra loro non contigui territorialmente.

Nel 1804 l’imperatore Francesco II, presagendo il prossimo scioglimento del Sacro Romano Impero, per non perdere il titolo di imperatore fuse gli Stati della monarchia asburgica nell’Impero austriaco, che nel 1867 si trasformò nell’Impero austro-ungarico, caduto nel 1919.

Origini

La casa d’Asburgo prese il nome dal suo dominio originario, il castello di Habsburg nell’attuale Svizzera: nel 1279 essa ottenne il dominio sul ducato d’Austria, parte del Regno di Germania nel Sacro Romano ImperoRodolfo I d’Asburgo, re di Germania, assegnò il ducato ai suoi figli nella dieta di Augusta del 1282: da quel momento la casata fu anche nota come casa d’Austria. Tra il 1438 e il 1806, con poche eccezioni, l’Asburgo che era arciduca d’Austria fu anche eletto Sacro romano imperatore.

La casata acquisì ulteriore importanza grazie alla politica matrimoniale perseguita da Massimiliano I (1493-1519): egli sposò Maria di Borgogna, acquisendo così i Paesi Bassi borgognoni; loro figlio Filippo sposò Giovanna di Castiglia. Il figlio di Filippo e Giovanna, Carlo, ereditò i Paesi Bassi borgognoni nel 1506, il trono di Spagna nel 1516 e l’Arciducato d’Austria nel 1519, anno in cui fu eletto imperatore come Carlo V succedendo al nonno paterno Massimiliano.

L’impero asburgico era a questo punto così vasto che Carlo dovette compiere lunghi viaggi all’interno dei suoi domini e nominare reggenti per i vari reami, come Isabella del Portogallo in Spagna e Margherita d’Austria nei Paesi Bassi. Alla dieta di Worms del 1521, Carlo nominò suo fratello minore Ferdinando arciduca d’Austria e reggente delle terre ereditarie austriache. Nel 1526 inoltre Ferdinando fu eletto re di Boemia e Ungheria a causa della morte di suo cognato Luigi II d’Ungheria e Boemia alla battaglia di Mohács contro gli Ottomani.

Nel 1556 Carlo V decise di abdicare e dividere i suoi domini: cedette a Ferdinando l’Austria e la corona imperiale (ratificando quanto deciso già nell’elezione imperiale del 1531), mentre lasciò al proprio figlio Filippo i domini spagnoli. Questo ramo della famiglia, gli Asburgo di Spagna, si estinse nel 1700.

Compendio

Tra XVII e XVIII secolo, si diffuse il termine latino monarchia austriaca per designare l’insieme dei territori asburgici.

Terminologia

  • Monarchia asburgica (in tedesco Habsburgermonarchie): era il nome non ufficiale, ma molto diffuso, dei vari Stati governati in unione personale dagli Asburgo d’Austria, entità priva di nome ufficiale finché esistette il Sacro Romano Impero;
  • Impero austriaco (in tedesco Kaisertum Österreich): dalla fine del Sacro Romano Impero nel 1804 fino al Compromesso del 1867;
  • Monarchia austro-ungarica (in tedesco Österreichisch-Ungarische Monarchie): dal Compromesso del 1867 fino alla fine dell’impero nel 1918;
  • Terre della corona (in tedesco Kronländer, 1849-1918), nome collettivo per indicare l’insieme delle terre costituenti gli Imperi austriaco (1849-1867) e austro-ungarico (1867-1918).

Nomi di alcuni territori interni alla Monarchia asburgica:

  • Terre austriache (in tedesco Österreichische Länder), ovvero le terre dell’Arciducato d’Austria che andarono a formare la Repubblica Austriaca in seguito all’abdicazione dell’ultimo imperatore, Carlo I d’Austria (12 novembre 1918);
  • Terre ereditarie (in tedesco Erblande o Erbländer), ovvero i territori originari austriaci degli Asburgo, più la Carniola, dunque con l’esclusione delle acquisizioni successive ai primi anni del XVI secolo.

Territori

Anche se i territori governati dagli Asburgo cambiarono nei secoli, il nucleo consistette sempre di quattro blocchi:

Nel corso della storia furono sotto il dominio austriaco anche queste terre, esterne ai quattro blocchi precedenti:

StatoCapitalePeriodoNoteMappaEmblema
Frontiera militare1553-1881Zona balcanica di confine con l’Impero ottomano, sottoposta ad amministrazione militare. Costituita in Voivodato di Serbia e Banato di Temes dal 1849 al 1860, fu poi soppressa ed integrata direttamente nell’Ungheria e nella Croazia-Slavonia
Ducato di MantovaMantova1707-1797Rivendicato come feudo imperiale, togliendolo ai Gonzaga; accorpato al Ducato di Milano
Ducato di MilanoMilano1713-1797Ceduto dalla Spagna con la pace di Rastatt, perduto con il trattato di Campoformio
Paesi Bassi austriaciBruxelles1713-1797Ceduti dalla Spagna con la pace di Rastatt, perduti con il trattato di Campoformio
Regno di SardegnaCagliari1713-1720Ceduto dalla Spagna con la pace di Rastatt; trasferito a Vittorio Amedeo II di Savoia in cambio della Sicilia col trattato dell’Aia
Regno di NapoliNapoli1713-1735Ceduto dalla Spagna con la pace di Rastatt, perduto a seguito della conquista borbonica delle Due Sicilie
OlteniaCraiova1718-1737Nota anche come banato di Severin; ceduta dall’Impero ottomano con la pace di Passarowitz, poi ceduta alla Valacchia
Regno di SerbiaBelgrado1718-1739Regno costituito da territori serbi ceduti dall’Impero ottomano con la pace di Passarowitz, fu poi soppresso ed aggregato alla frontiera militare
Banato di TemeswarTemeswar1718-1778Ceduto dall’Impero ottomano con la pace di Passarowitz, fu poi soppresso ed aggregato direttamente al Regno d’Ungheria
Regno di SiciliaPalermo1720-1735Ottenuto in cambio della Sardegna con il trattato dell’Aia, perduto a seguito della conquista borbonica delle Due Sicilie
Regno di Galizia e LodomiriaLemberg1772-1918Regno costituito da territori ottenuti con la prima spartizione della Polonia
Ducato di BucovinaCzernowitz1775-1918Ducato costituito da territori ceduti dal Principato di Valacchia
Regno Lombardo-VenetoMilano (1815-1859)Venezia (1859-1866)1815-1866Regno creato in seguito alla Restaurazione e al congresso di Vienna: la Lombardia fu ceduta al Regno di Sardegna con l’armistizio di Villafranca, il resto del regno fu ottenuto dal Regno d’Italia col trattato di Vienna
Regno di DalmaziaZara1815-1918Regno creato in seguito alla Restaurazione e al congresso di Vienna
Bosnia ed ErzegovinaSarajevo1878-1918Occupata su autorizzazione del congresso di Berlino, era una amministrazione condivisa da parte di Austria e Ungheria tramite il Ministero delle finanze congiunto; annessa direttamente nel 1908 (cfr. crisi bosniaca)

Gli Asburgo d’Austria mantennero anche il titolo di imperatore del Sacro Romano Impero dal 1556 al 1740 e dal 1745 al 1806, quando vi rinunciarono su pressione francese ed assunsero quello più realistico di imperatore d’Austria e dopo il 1866 di imperatore dell’Austria-Ungheria.

Bisogna infine notare come rami cadetti degli Asburgo d’Austria regnarono su vari principati italiani: il Granducato di Toscana (1765-1801, 1814-1860), il Ducato di Parma e Piacenza (1814-1847) e il Ducato di Modena e Reggio (1814-1859).

Caratteristiche

I vari possedimenti degli Asburgo non formarono mai una singola entità statale, perché ogni provincia fu governata secondo le sue particolari consuetudini. Fino alla metà del XVII secolo non tutte le province erano governate dalla stessa persona, ma membri più giovani della famiglia avevano il potere in alcune porzioni delle terre ereditarie che venivano considerate come appannaggio personale. Con Maria Teresa ci furono tentativi di centralizzazione e specialmente con il figlio Giuseppe II nella metà del XVIII secolo; molte di queste teorie furono però poi rigettate a causa della resistenza popolare originata dalle riforme radicali di Giuseppe. Una politica di centralizzazione non fu mai tuttavia abbandonata, anche durante il periodo rivoluzionario e nel periodo di Metternich che seguì.

Dopo le grandi rivoluzioni del 1848 nel 1849 ebbe inizio un tentativo di centralizzazione ancora maggiore. Per la prima volta i ministri cercarono di trasformare la monarchia in uno Stato centralizzato governato da Vienna. Il Regno d’Ungheria in particolare cessò di esistere come entità separata e fu diviso in una serie di distretti. Dopo la sconfitta asburgica nelle guerre del 1859 e 1866 questa politica fu abbandonata e, dopo anni di sperimentazione nei primi anni sessanta del XIX secolo, fu raggiunto il famoso Ausgleich (o “compromesso” del 1867), con il quale fu istituita la doppia monarchia dell’Austria-Ungheria. In questo sistema fu conferita la sovranità e un Parlamento al Regno d’Ungheria, che rimaneva legato all’Austria solo con l’unione personale e con la politica di unione militare e politica. Nonostante le terre asburgiche non ungheresi ricevettero il loro Parlamento centrale (il Reichsrat , o “Consiglio imperiale”) e i ministri, il loro nome ufficiale – Il regno e le terre rappresentate nel Consiglio imperiale – mostra che non raggiunsero mai uno status di Stato unitario. Quando la Bosnia e l’Erzegovina furono annesse (dopo un lungo periodo di occupazione e amministrazione), non furono incorporate in nessuna delle due metà della monarchia, ma furono governate dal ministro delle finanze.

L’Austria-Ungheria cadde sotto il peso dei molti problemi etnici non risolti che scoppiarono con la sconfitta nella prima guerra mondiale. Negli accordi di pace che seguirono furono ceduti alla Romania e all’Italia molti territori austriaci e furono create le nuove repubbliche di Austria (composta dai territori tedeschi delle terre ereditarie) e di Ungheria (composta dal nucleo magiaro del vecchio regno); le terre rimanenti furono spartite tra i nuovi Stati della PoloniaRegno dei Serbi, Croati e Sloveni (in seguito Jugoslavia) e Cecoslovacchia.

Territori asburgici fuori dalla monarchia

La monarchia asburgica non deve essere confusa con gli altri territori governati in diverse epoche da membri della dinastia Asburgo. La linea spagnola degli Asburgo governò sulla Spagna e su altri territori dal 1516 fino alla sua estinzione nel 1700. Una linea più giovane invece governò la Toscana tra il 1765 e il 1801 e dal 1814 al 1859. Durante l’esilio dalla Toscana questa dinastia governò a Salisburgo dal 1803 al 1805 e a Würzburg dal 1805 al 1814. Un’altra linea ebbe il potere nei Vorlände dal 1803 al 1805 e nel Ducato di Modena dal 1814 al 1859, mentre l’imperatrice Maria Luisa, seconda moglie di Napoleone e figlia dell’imperatore Francesco d’Austria, governò sul Ducato di Parma dal 1814 al 1847. Infine Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe, fu per breve tempo Imperatore del Messico.

Capi della monarchia asburgica dal 1526 al 1919

Fonte: Wikipedia



Categorie:D05- XVIII Secolo - Eighteenth Century

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