La Siritide (in greco antico: Σιρίτις, Sirítis) è una regione storica della Lucania centro-meridionale, più precisamente si indicava con il nome Siritide la zona d’influenza dell’antica città di Siris.
Questa zona corrisponde all’attuale territorio occidentale del metapontino, compreso tra i fiumi Sinni, Cavone e Agri (gli antichi Siris, Akalàndros e Akìris).

La città più importante, Siris, venne fondata intorno al 675 a.C. sulla foce del fiume Sinni, fu una delle più antiche città ellenistiche. Nella metà del V secolo a.C., Siris cadde ad opera delle città achee alleate di Metaponto, Sibari e Crotone. La regione passò sotto la sfera d’influenza di Sibari e Metaponto fino al 433 a.C., quando dalle rovine di Siris venne fondata Heraclea. Nel 338 a.C. fu prima occupata dai Lucani e successivamente da Alessandro il Molosso. Nel 281 a.C. si svolse la celebre battaglia di Heraclea.
Nei pressi dell’attuale Anglona era presente l’antica Pandosia. Fondata dagli Enotri, fu eretta a loro capitale[3] Strabone però non specifica se Pandosia (Lucania) o Pandosia Bruzia. Da alcune monete di genere incuso si evince che Pandosia fosse confederata con Crotone e stringeva un patto di lega con Sibari e Metaponto[4].
L’attuale area ricadente nella Siritide comprende i seguenti comuni in provincia di Matera e antiche città:
- Colobraro;
- Montalbano Jonico;
- le antiche Siris e Heraclea, attuale Policoro;
- Nova Siri;
- Rotondella;
- San Giorgio Lucano;
- Scanzano Jonico;
- l’antica Pandosia, attuale Anglona di Tursi;
- Valsinni.
Note
- ^ secondo François Lenormant che nel suo La grande Grece: Paysage et Histoire, Paris, 1881, pagg. 166-206-209, usò per primo questo termine.
- ^ Antonio Canino, Basilicata, Calabria, su books.google.it, p. 349.
- ^ come afferma Strabone “Pandosiam fuisse aliquando regia Oenotrorium” e riportato in Geografica, ed. Amsteleadam, 1707, lib. VI
- ^ E. Mirri, Origini e vicende storiche di Anglona arcaica e Romana, Bari, 1973, p. 17.
Bibliografia
- (FR) F. Lenormant, La grande Grece: Paysage et Histoire, Paris, 1881.
- R. Bruno, Storia di Tursi, Moliterno, Porfidio Editore, 1989.
Fonte: Wikipedia
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