Scazzamurrieddhru

Lo Scazzamurrieddhru è un dispettoso folletto del folklore dell’Italia meridionale. Il nome “Scazzamurrieddhru” viene utilizzato in particolare nell’area ionico-salentina. A Barletta è conosciuto come Schezzamurid . Nel Foggiano è noto come Scazzamurill, a Napoli come Munaciello, mentre in Abruzzo e Molise come Mazzemarill. Ha inoltre molte somiglianze con l’ Avurie (o Aure o Laùre) della zona tarantina, soprattutto nei comportamenti e nel modo di liberarsene (comunemente strappargli il berretto di testa).

È descritto come un omino brutto e peloso, con un abito color tabacco, scalzo e un cappellino in testa, e ha l’abitudine di sedersi sulla pancia o sul petto di chi dorme, guastandogli il sonno (si riferiscono a questo fatto nomi come Carcaluru, da “calcare”, “fare pressione”). Non appare mai di giorno.

Per ingraziarselo gli si possono donare un paio di scarpe, o si possono lasciare dei sassolini nelle proprie pantofole la notte; lo Scazzamurrieddhru ripaga queste gentilezze con monete d’oro, o indicando al suo benefattore il luogo dove è nascosto un tesoro. Lo si può invece ricattare rubandogli il cappello. Appare inoltre se si prova a entrare in un cimitero di notte, in questo caso la pena che dovrà subire il malcapitato è la tortura e morte per mano dello Scazzamurrieddhru che gli salterà sul petto provocandogli delle incontenibili risate, che a loro volta causano appunto la morte.

Oltre a tormentare i dormienti fa altri dispetti, come rompere i vetri delle finestre, far chiasso con le pentole in cucina. Con gli animali domestici ha un rapporto particolare; talvolta li cura e li nutre, talaltra li tormenta (per esempio annodando le criniere e le code dei cavalli, creando trecce così resistenti che si diceva che l’unico pettine efficace fosse il crocifisso). Capita anche che mostri di odiare un certo animale e amarne un altro e, per esempio, sottragga il cibo dal primo per darlo al secondo.

È benevolo con le fanciulle, e le protegge dalle angherie delle matrigne e delle padrone, arrivando a fare i lavori di casa al posto loro. Ama anche i bambini, e regala loro dolcetti e monete.

Alcuni racconti lo rappresentano come particolarmente burlone; quando domanda “vuoi cocci o soldi?”, se si risponde “cocci” porta soldi, e viceversa.

Il cantautore Domenico Modugno nel 1954 gli ha dedicato una canzone, chiamandolo con il nome usato nel Brindisino e cioè Scarcagnulu.

L’origine del mito dello Scazzamurrieddhru si può far risalire a quello dello spirito incubo citato da Petronio Arbitro, Plinio, Sant’Agostino e altri, ma anche, per altri aspetti, alle figure dei lari e dei penati.

Si riscontrano figure molto analoghe e corrispondenti a questo spiritello anche in altre regioni italiane, dove prende il nome di buffardello o linchetto.

Sinonimi

  • Carcaiulu
  • Carcaluru
  • Laurieddhru
  • Laùru
  • Mazzemarille
  • Monacello
  • Moniceddhru
  • Munaciedd
  • Munachicchio
  • Scarcagnulu
  • Scattamurreddhru
  • Scanzamurieddhru
  • Scazzamauriello
  • Scazzamurrill
  • Scazzambrridd
  • Scazzamureggi
  • Sciacuddhri
  • Sciacuddhruzzi
  • Tiaulicchiu
  • Uru
  • Urulu


Categorie:V00- [ANTROPOLOGIA E SIMBOLISMO ]

Tag:

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: