
l riciclaggio dei rifiuti ha un’importanza fondamentale oggi più che mai: con il costante aumento della popolazione a livello mondiale, il problema dei rifiuti deve essere tenuto sotto controllo perché si rischia di creare un impatto ambientale davvero enorme. Con il crescere della popolazione, infatti, non solo si riduce quello che è lo spazio fisico per smaltire ma aumentano esponenzialmente anche i rifiuti prodotti. Viene da sé che una corretta gestione di questi ultimi sia essenziale per garantire un adeguato sviluppo sostenibile.
Sono molti infatti i vantaggi di un riciclaggio ben gestito:
- La riduzione dell’estrazione di risorse non rinnovabili, come i metalli e le fonti fossili di energia (carbone, petrolio, metano);
- riduzione dello sfruttamento di risorse rinnovabili, come il legname per fare la carta;
- la riduzione dei consumi di energia. L’energia necessaria per il riciclaggio di un metallo è infatti molto inferiore a quella necessaria per estrarre lo stesso metallo dai suoi minerali;
- riduzione delle emissioni atmosferiche delle sostanze responsabili dell’effetto serra, come l’anidride carbonica;
- la riduzione dei consumi di acqua collegati ai processi produttivi.
Finalmente, negli ultimi anni, ha iniziato a svilupparsi nell’opinione pubblica una coscienza ecologica di rispetto per l’ambiente che ha convinto i cittadini della necessità di raccogliere i rifiuti con criterio, suddividendoli secondo la loro natura (carta, vetro, lattine, ecc.): la raccolta differenziata è il primo passo indispensabile per il loro riciclaggio. In Italia, diverse leggi obbligano le Regioni a favorire la raccolta differenziata dei rifiuti e impongono ai Comuni di istituire un servizio per la raccolta differenziata e lo smaltimento di batterie e pile, medicinali, prodotti tossici e infiammabili, carta, vetro, alluminio e plastica.

COME FUNZIONA IL RICICLAGGIO
Il processo di riciclaggio dei rifiuti prevede una serie di operazioni che riguardano l’intero processo produttivo e non solo la fase finale di smaltimento dei rifiuti. Innanzitutto infatti, per poter attuare un sistema di riciclaggio, è necessario l’utilizzo di materiali riciclabili e sono gli utenti stessi che producono rifiuti a dover operare una separazione degli stessi, mediante la raccolta differenziata.
Ma quali sono questi materiali?
- Legno
- Carta e cartone
- Vetro
- Tessuti vari
- Alluminio
- Acciaio
- Pneumatici
- Plastica
OLTRE IL RICICLAGGIO
Al riciclaggio si contrappongono nettamente sia l’incenerimento che la raccolta nelle discariche: questi due sistemi infatti presentano non pochi problemi e rischiano di creare un forte impatto ambientale, che deve essere evitato.
Le discariche non sono altro che luoghi in cui i rifiuti vengono accumulati. Al di là del fatto che ormai lo spazio è sempre meno e che diventa sempre più difficile trovare nuovi luoghi per le discariche, va detto che questo metodo è il peggiore in assoluto. Dal punto di vista ambientale, le discariche sono da concepire come dei grandi accumuli di rifiuti tossici: nocivi ovviamente non solo per la nostra salute ma anche per l’ambiente. Gli inceneritori hanno il vantaggio di ricavare energia elettrica dalla combustione dei rifiuti. Purtroppo però, questi sistemi producono emissioni nocive e non fanno che peggiorare il problema dell’inquinamento atmosferico.
IL RICICLAGGIO DELLA PLASTICA
Per quanto riguarda la plastica, il discorso è un po’ più complesso: questo materiale infatti non viene sempre riciclato perchè in alcuni casi i costi sono davvero eccessivi e diventa impraticabile. Tuttavia, per fortuna, sembra che il settore sia in continuo sviluppo e che si troverà un modo più economico per riuscire nell’impresa. Va comunque detto che alcuni tipi di plastica, se bruciati, rilasciano delle sostanze tossiche e nocive, sia per la nostra salute che per l’ambiente: anche per questo motivo è così importante riciclare la plastica ed evitare di portare questo materiale negli inceneritori.
Dopo la fase di raccolta differenziata, la plastica viene portata negli impianti di prima selezione e trattamento; viene quindi separata da altre frazioni e impurità, quindi suddivisa per tipi di polimero. In particolare si selezionano PET e PE, a bassa e alta densità.
Il procedimento di riciclo può essere:
- meccanico, il più comune: si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti. Il materiale ottenuto è tanto migliore quanto più la plastica di partenza è omogenea;
- chimico, meno comune ma già applicato a livello industriale (ad esempio l’idrolisi del PET): all’opposto della sintesi della materia plastica, questo processo mira a spezzare le molecole base della plastica (polimeri) e ottenere le materie prime (monomeri) di partenza.
Il riciclo della plastica si presta particolarmente alle materie plastiche degli imballaggi. I polimeri che permettono i migliori risultati in termini di recupero sono: PET, PVC, PE.
Nel caso si suddividano i diversi tipi in modo omogeneo, si ottiene materia prima secondaria, cioè con caratteristiche tecniche e chimiche del riciclato molto simili a quelle iniziali.
Alcuni esempi di prodotti:
- con il PET riciclato: nuovi contenitori non alimentari con l’eccezione di contenitori per acque minerali e bevande analcoliche, fibre per imbottiture, maglioni, “pile”, moquette, interni per auto, lastre per imballaggi vari;
- con il PVC riciclato: tubi, scarichi per l’acqua piovana, raccordi, passacavi, prodotti per il settore edile;
- con il PE riciclato: contenitori per detergenti, tappi, film per i sacchi della spazzatura,
- pellicole per imballaggi, casalinghi.
Per acque minerali e bevande analcoliche il riciclo del PET avviene con le modalità stabilite dal Dm 113/2010 che consente l’impiego di polietilentereftalato (Pet) riciclato nella produzione di bottiglie per uso alimentare (con un contenuto massimo del 50 % sul totale).
Nel caso di trattamento di diversi tipi di plastica insieme, si ottiene plastica riciclata eterogenea, impiegata ad esempio per produzione di panchine, parchi giochi, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale.
Sara Cilla Cilla Sara – Izzi Maria Giovanna – Ascoli Pierluigi – Marchese Vincenzo Paolo
Ricerca collettiva della Classe
di Storia e Filosofia – IVE
Liceo Scientifico Galilei di Potenza

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