Serial killer evade durante un permesso. Il direttore del carcere: non ne sapevamo nulla
PARLA IL DIRETTORE DEL CARCERE da cui è evaso il serial killer:
“Noi non sapevamo che avesse quei precedenti penali” da serial killer, “per noi era un rapinatore”. Il direttore del carcere genovese di Marassi, Salvatore Mazzeo, si difende così in un’intervista alla emittente ligure Primocanale. “Abbiamo valutato Gagliano in base al fascicolo di reato per cui era detenuto, che risale al 2006 e lo indica come rapinatore”.“
Intanto, secondo le agenzie, è caccia all’uomo non solo in Liguria ma in tutta Italia. Proseguono senza sosta le ricerche di Bartolomeo Gagliano, il serial killer di Savona evaso dal carcere di Genova dopo un permesso premio che sarebbe dovuto terminare martedì mattina. Polizia e carabinieri cercano una Panda Van verde targata CV848AW, quella con la quale il 53enne, definito “molto pericoloso”, è fuggito.
L’auto era stata rubata al commesso di una panetteria che il malvivente aveva fermato all’alba di martedì e minacciato con una pistola. Lo aveva obbligato a portarlo a Genova e lì lo ha scaricato prima di fuggire con la vettura.
Intanto infuria la polemica per il permesso premio concesso a un soggetto con tali precedenti: tre omicidi, un tentato omicidio, più volte dichiarato infermo di mente. ll direttore del carcere di Marassi Salvatore Mazzeo si è difeso dicendo di non essere stato a conoscenza del passato dell’uomo, per loro non era pericoloso ed evidentemente nemmeno per il magistrato di sorveglianza che ha concesso l’uscita. In prigione Gagliano si trovava questa volta per una rapina.
“Un episodio gravissimo” per il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri che chiede un “accertamento molto rigoroso”. “Faremo chiarezza ed individueremo eventuali responsabilità – le parole del Guardasigilli – Inutile negare che questo rischia di essere un duro colpo a quanto stiamo facendo per rendere il carcere un luogo più civile e in grado di assolvere alla propria funzione rieducativa”, ha aggiunto Cancellieri all’indomani del via libera al decreto “Svuota carceri”.
Gagliano ora è accusato di nuovi reati: la procura di Genova ha aperto un fascicolo in cui si ipotizzano i reati di sequestro di persona, rapina, porto abusivo di arma da fuoco e evasione. La lista dei crimini commessi dal serial killer quindi si allunga: il primo omicidio l’uomo lo commise a 22 anni, nel 1980, quando uccise con un colpo di pietra in testa una prostituta trentenne. Finì in un ospedale psichiatrico, evase e uccise altre due volte, prima un transessuale poi un travestito, sempre con un colpo di pistola al volto, e cercò di ammazzare ancora, un’altra prostituta. Tornò in carcere ma la sua carriera criminale non finì: comprende rapine, stupri, estorsioni, aggressioni, detenzione di droga e armi.
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