Lo zero assoluto di John Cage

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Lo zero assoluto di John Cage

Nei rapporti tra musica e matematica c’è da prendere in considerazione anche lo zero. Si può comporre un pezzo di musica su uno zero assoluto?

Fu il 28 febbraio del  1948, durante una conferenza al Vassar College, che John Cage parlò per la prima volta di quella che era ancora un’ipotesi, una visione indistinta: “Ho per esempio diversi nuovi desideri (due di questi possono sembrare assurdi, ma li prendo in seria considerazione): primo, di comporre un brano di ininterrotto silenzio e di venderlo alla Muzak Corporation. Sarà lungo tre minuti o quattro minuti e mezzo, dato che queste sono le durate standard della musica preregistrata, e s’intitolerà Silent Prayer. Inisierà con una singola idea che cercherò di rendere tanto seducente quanto il colore e la forma o la fragranza di un fiore. La fine del brano si avvicinerà impercettibilmente”. 4’33” vide la luce quattro anni dopo.

Che cosa rappresentano i tre movimenti che compongono 4’33’‘ (“per qualunque strumento musicale o ensemble”)? Vediamo: 30”, 2’23” e 1’40”. I 273” che costituiscono la sua durata totale richiamano esplicitamente la temperatura di -273 gradi, detta zero assoluto (–273,15 °C che equivale a zero K). La partitura dà istruzione all’esecutore di non suonare per tutta la durata del brano. Cage stesso dichiarò d’aver creato quel titolo “just for fun” – per puro divertimento – in quanto, scrivendolo con la sua macchina da scrivere, la maiuscola del numero 4 era il segno ‘ e la maiuscola del numero 3 era il segno “. Il silenzio musicale corrisponde allo zero della matematica.

Esiste anche una partitura di 4’33’‘. La versione originale dello spartito risale al 1950, il periodo in cui Cage insegnava al Black Mountain College: a eseguirlo per primo fu il pianista David Tudor, a Woodstock, NY, il 29 agosto 1952. Di quella copia non esiste traccia. Altre cinque versioni sono state poi prodotte, una delle quali si trova alla New York Public Library. La seconda, in ordine di tempo, è invece quella giunta adesso dal MoMa. Ad acquistarla, per farne dono al museo, è stato il finanziere newyorchese Henry R. Kravis: un regalo per la moglie, Marie-Josée, che del MoMA è presidente. Kravis ha scovato e comprato lo spartito dall’artista Kremen Irwin, a cui John Cage l’aveva donato il 5 giugno del 1953, per il suo 28esimo compleanno.

A.DeL.



Categorie:K20.01- Musica e Matematica - Music and Mathematics, S03- Il Novecento musicale degli irregolari e degli isolati, S03- Musica del secolo breve- Avant Garde

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