La realtà del mondo virtuale: letteratura
Numerosissime sono le opere letterarie (poi riprese da quelle cinematografiche o dalle serie televisive) di fantascienza che hanno descritto situazioni in cui i personaggi vengono in qualche modo intrappolati nella realtà virtuale, in particolare quelli del filone cyberpunk, a partire dai romanzi di William Gibson, nei quali è presente un ambiente totalmente virtuale chiamato cyberspazio o metaverso (Neal Stephenson, Snow Crash, 1992), teatro delle lotte dei protagonisti (in genere hacker o cracker). Tra i primi ad utilizzare quest’idea (che è diventato poi uno dei temi più sfruttati) è stato Daniel F. Galouye nel suo Simulacron-3 (1964) che è stato trasposto sul piccolo schermo in Germania ne Il mondo sul filo (Welt am Draht, 1973) del regista Rainer Werner Fassbinder e in seguito in un lungometraggio, Il tredicesimo piano (1999). Il film Tron (1982) di Steven Lisberger è stato in effetti il primo film di Hollywood a proporre al pubblico mondiale questo tipo di situazioni. Più recentemente pellicole come Il tagliaerbe (1992), Johnny Mnemonic (1995) e Matrix (1999) hanno reso ancora più popolari questi temi. Meno noto, ma assai stimolante dal punto di vista artistico e filosofico, il film eXistenZ (1999) del regista canadese David Cronenberg.
Nelle serie televisive d’azione degli anni novanta VR Troopes (della Saban) e Super Human Samurai (della DIC), i protagonisti si trasformano in supereroi per combattere i nemici provenienti dalla realtà virtuale in cui spesso entrano. Inoltre, l’anime Yui ragazza virtuale è ambientato in una rete di realtà virtuale, chiamata ComNet.
In molti romanzi cyberpunk, in particolare quelli di William Gibson, viene espresso il concetto che è possibile raggiungere l’immortalità trasferendosi dal mondo reale a quello virtuale. In altri, che la realtà virtuale può influenzare in qualche modo la vita reale o anche che la stessa vita non è altro che un programma di simulazione (idea del resto già rintracciabile nella filosofia platonica).
Tra i pionieri del tema nell’ambito della fantascienza statunitense va ricordato soprattutto Philip K. Dick: particolarmente significativi alcuni suoi racconti, come Spero di arrivare presto, Ricordiamo per voi e soprattutto il romanzo Divina invasione (1981).
Altri romanzi sul tema sono Snow Crash (1992) di Neal Stephenson, Permutation City (1994) di Greg Egan, Miraggi di silicio (1995) di Massimo Pietroselli, che descrive un’umanità prigioniera inconsapevole di una illusione creata da un processore innestato nel cervello di ogni individuo; a causa del processore le percezioni delle persone sono alterate così che le città devastate, l’aria mefitica, il cibo avariato, tutto viene percepito come pulito e raffinato, e la presenza di mostruosi esseri alieni che hanno invaso e assoggettato la Terra viene del tutto ignorata.
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Categorie:Q00.03- Fantascienza e Realtà virtuali - Science Fiction
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