La morte dell’ex brigatista rosso Giorgio Semeria, fu sconfitto dall’ala militarista del movimento
È morto a Varese Giorgio Semeria, appartenente al nucleo storico delle Brigate Rosse. Era malato da tempo di tumore. Aveva 63 anni.
Ex studente universitario, Semeria fu responsabile logistico delle Brigate Rosse per la “colonna” di Milano, fino alla cattura di Renato Curcio.
Fu arrestato nel ’76 dai carabinieri alla stazione di Milano: dopo un inseguimento: fu colpito gravemente al petto. Dopo la sua cattura, l’ala clandestina delle Br prese il sopravvento su quella “storica” dei fondatori.
Giorgio Semeria era considerato il capo della “frazione” politica delle Br. Secondo lui, le Br oltre a espandersi verso i gruppi estremisti come i Nap avrebbero dovuto infiltrarsi anche all’interno di organizzazioni più moderate della sinistra extraparlamentare
In seguito, Semeria si era dissociato dal gruppo terroristico. Nel gennaio 1993 aveva ottenuto, come Franceschini, il riconoscimento del cumulo delle pene per i dissociati, ed era stato liberato. Lavorò a Bologna, al “Progetto donna” del Comune e a San Vittore, come volontario.
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