Durante il precedente governo delle riforme sono state fatte “ma lasciando moltissimo da fare”; per questo chiunque vincerà alle elezioni dovrà cercare di dar seguito alle riforme . Così Mario Monti a un convegno dell’Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica. Il premier invita alla “prudenzà” nel giudicare le riforme fatte dal governo dicendo che sarebbe un peccato se si desse un giudizio “ipersemplificato” sugli effetti che queste hanno avuto. E replica al suo predecessore senza nominarlo: «Qualcuno dice che le riforme non hanno dato effetti, che la situazione è addirittura peggiorata. Sarebbe auspicabile maggiore prudenza nel dare questi giudizi».
“Noi tutti siamo corresponsabili dell’andamento delle quotazioni dell’immagini dell’aggettivo italiano”, afferma il capo del governo. Ognuno di noi “sposta la quotazione di questo aggettivo”.
“L’industria italiana ha particolarmente scontato il lento ma inesorabile processo di erosione della competitività che è stato a lungo sottovalutato”, aggiunge Monti, sottolineando che non si tratta di un processo “inesorabile”.
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