Se Monti accettasse di essere candidato di tutti i moderati, Silvio Berlusconi potrebbe fare un passo indietro e decidere di appoggiarlo. Lo dice il Cavaliere alla conferenza stampa di presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, aggiungendo però di non credere che il professore della Bocconi voglia diventare un uomo di parte: “Non credo che Monti si candiderà, non credo che accetti di diventare uomo di parte o di partito, non gli converrebbe neanche. Ma se lo ritenesse opportuno, i moderati potrebbero rivolgersi a lui, io in passato lo proposi come federatore dei moderati”. In quel caso aggiunge, “potrei occuparmi anche solo del partito”.
Riguardo al candidato premier per le prossime elezioni, però, lo stesso Berlusconi, in un secondo tempo ha ribadito che “in questo momento sono il candidato a palazzo Chigi”. Affermazione sulla quale però è ritornato quando, incalzato da una domanda di Bruno Vespa, a termine della presentazione, ha anche ammesso che la candidatura a premier di Angelino Alfano “è in pole position”.
Berlusconi ha poi difeso le sue dichiarazioni degli ultimi giorni sostenendo di “essere sempre stato coerente nel mio percorso politico”. “Molto spesso leggo di questi miei passi avanti e indietro – ha detto – come se fossero frutto di un pensiero incoerente. Io credo di essere sempre stato coerente, ho sempre ritenuto e ritengo che in Italia ci sono due schieramenti che si contrappongono: i moderati da una parte e le persone di sinistra dall’altra. I moderati dal ’48 a oggi sono sempre stati maggioranza, è chiaro che se i moderati vengono divisi in due parti, la sinitra diventa maggioranza”.
Dopo aver nuovamente evocato le riforme istituzionali, lamentando la mancanza di poteri per la figura del presidente del Consiglio italiano, il Cavaliere si è detto ottimista sull’esito delle prossime elezioni politiche: “Spero, come dicono i sondaggisti, di poter recuperare tutti i voti del 2008 che ora non sono andati in un altro partito, ma sono solo nell’area del non voto”.
Riguardo alle critiche piovute dall’Europa su un suo possibile ritorno in campo, Berlusconi li ha definiti “malintesi”. Penso che ci sia molta malizia nella presa di posizione” di alcuni esponenti europei ha aggiunto il Cavaliere, aggiungendo di essere sempre stato europeista, ho sempre detto che non vorrei meno Europa, ma più Europa”. “Non mi si può convincere di un’Europa in cui ci sono paesi egemoni che colpiscono gli interessi degli altri Paesei” ha però aggiunto l’ex premier.
Provocato poi da una domanda dell’editorialista del Corriere della Sera Massimo Franco sui suoi rapporti passati con Giulio Tremonti, Berlusconi rivela che aveva offerto a Mario Monti il posto di ministro dell’Economia. Il Cavaliere inoltre ipotizza che in quel caso il suo governo forse non sarebbe caduto.
Il Cavaliere torna sul tema dello spread. “Il ragionamento è molto semplice: ho detto che l’utilizzo dello spread è stato un imbroglio usato per far dimettere il mio governo, non ho detto che lo spread è un imbroglio. In quel momento non c’era nessun rischio di baratro. E’ stato un grande imbroglio venduto agli italiani che abbiamo il dovere di denunciare agli italiani. Credo che il minimo che possa fare in questa campagna elettorale è che gli italiani abbiano chiaro cosa e’ successo e cosa non deve più succedere”.
“Se la Lega non arrivasse con noi” ad un accordo circa la candidatura a palazzo Chigi e “la Lega decidesse di andare da sola” in Lombardia succederebbe “che immediatamente cadrebbero le giunte di Piemonte e Veneto. L’accordo con la Lega è in discussione” (VIDEO) ha detto Silvio Berlusconi. Incalzato però da successive domande dei giornalisti presenti ha precisato che le giunte di Veneto e Piemonte sarebbero a rischio solo “se la Lega decidesse di andare da sola in Lombardia”, lasciando aperta la questione delle politiche nazionali.
Riguardo allo scontro tra Marcello Dell’Utri e Angelino Alfano, Berlusconi ha rivelato che Dell’Utri non verrà candidato per le elezioni del 2013. “Penso che ci siano delle persone che a torto o ragione siano state aggredite dalla magistratura”, è la premessa del Cavaliere che pur considerando “infondate” le accuse ai danni di Dell’Utri spiega che “non ci possiamo permettere di candidarlo”. Sull’ipotesi di usare lo strumento delle primarie, il Cavaliere ha detto di non credere “che non siano utili per il Paese e poi non c’è tempo, perché dobbiamo presentare le liste a gennaio”.
In conclusione della presentazione del libro di Bruno Vespa, il Cavaliere è tornato sulla leadership del centro destra, afferma che “non è affatto escluso che Angelino Alfano, che ha tutta la mia stima e che considero tra i migliori protagonisti della politica italiana, è assolutamente possibile che sia lui il candidato premier e ieri sera ho avuto l’ok della Lega, quindi la sua candidatura è in pole position”.
Sul possibile ritorno al nome di Forza Italia, infine Berlusconi spiega che “potrebbe non necessariamente essere una modifica del nome, se non riuscissimo a fare in tempo per i gruppi in Parlamento avremo solo il simbolo sulla scheda di Forza Italia. Ad oggi terremo il nome del Popolo della Libertà e sulla scheda chi va a votare troverà il nome del Popolo della Libertà”.
Fonte: Agenzie e Sky 24
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