“Non ripresenterò la mia candidatura a premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol. Ho ancora buoni muscoli e un po’ di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività”.
Silvio Berlusconi annuncia che non si ricandiderà alle prossime elezioni politiche e annuncia le primarie entro dicembre per scegliere il suo successore alla guida del Pdl.
E’ quanto si legge in un lungo comunicato che conferma quanto anticipato poco fa dal sito del Foglio di Giuliano Ferrara.
Berlusconi rivendica i meriti dei suoi governi e della sua discesa in campo 18 anni fa, riconosce aal governo di Mario Monti di avere fatto quanto possibile per salvare il Paese, ribadisce che il fututo dell’Italia è in una Ue più forte e “interdipendente” e annuncia il programma riformatore del centrodestra che lascia in eredità al Paese.
“Per amore dell’Italia si possono fare pazzie e cose sagge. Diciotto anni fa sono entrato in campo, una follia non priva di saggezza: ora preferisco fare un passo indietro per le stesse ragioni d’amore che mi spinsero a muovermi allora. Non ripresenterò la mia candidatura a Premier ma rimango a fianco dei più giovani che debbono giocare e fare gol”, scrive Berlusconi all’inizio della sua nota.
“Ho ancora buoni muscoli e un po’ di testa, ma quel che mi spetta è dare consigli, offrire memoria, raccontare e giudicare senza intrusività. Con elezioni primarie aperte nel Popolo della Libertà, sapremo entro dicembre chi sarà il mio successore, dopo una competizione serena e libera tra personalità diverse e idee diverse cementate da valori comuni. Il movimento fisserà la data in tempi ravvicinati (io suggerisco quella del 16 dicembre), saranno gli italiani che credono nell’individuo e nei suoi diritti naturali, nella libertà politica e civile di fronte allo Stato, ad aprire democraticamente una pagina nuova di una storia nuova, quella che abbiamo fatto insieme, uomini e donne, dal gennaio del 1994 ad oggi. Lo faranno con un’investitura dal basso nella quale ciascuno potrà riconoscere non solo i suoi sogni, come in passato, e le sue emozioni, ma anche e soprattutto le proprie scelte razionali, la rappresentanza di idee e interessi politici e sociali decisivi per riformare e cambiare un paese in crisi, ma straordinario per intelligenza e sensibilità alla storia, che ce la può fare, che può tornare a vincere la sua battaglia europea e occidentale contro le ambizioni smodate degli altri e contro i propri vizi”, dice ancora la nota.
Fonte: Reuters
Categorie:L00.08- Partiti e comunicazione politica
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